miele millefiori

Mille Fiori

2,75 7,70  IVA inclusa
Si definiscono millefiori, o multiflorali, quei mieli che non possono essere classificati tra i monoflorali, poiché la presenza concomitante di diverse fioriture non consente di effettuare delle smielature separate.
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Miele Millefiori

Si definiscono millefiori, o multiflorali, quei mieli che non possono essere classificati tra i monoflorali, poiché la presenza concomitante di diverse fioriture non consente di effettuare delle smielature separate.

Quindi non esiste una sola tipologia di miele millefiori, ma una grande varietà di combinazioni che dipendono dalla flora locale e che sono anche diverse da un anno all’altro.

A volte i mieli millefiori sono caratterizzati da una presenza botanica prevalente oppure dalla miscela di due aromi diversi molto forti come sovente avviene, per esempio, con il castagno e il tiglio che fioriscono nello stesso periodo.

Particolari “miele millefiori di montagna”, che normalmente cristallizzano rapidamente, si ottengono portando le api oltre i 1000 metri di quota, dove sono presenti erbe, arbusti e alberi caratteristici della montagna.

miele millefiori

Mille Fiori

2,75 7,70  IVA inclusa
Si definiscono millefiori, o multiflorali, quei mieli che non possono essere classificati tra i monoflorali, poiché la presenza concomitante di diverse fioriture non consente di effettuare delle smielature separate.
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Miele Millefiori

Si definiscono millefiori, o multiflorali, quei mieli che non possono essere classificati tra i monoflorali, poiché la presenza concomitante di diverse fioriture non consente di effettuare delle smielature separate.

Quindi non esiste una sola tipologia di miele millefiori, ma una grande varietà di combinazioni che dipendono dalla flora locale e che sono anche diverse da un anno all’altro.

A volte i mieli millefiori sono caratterizzati da una presenza botanica prevalente oppure dalla miscela di due aromi diversi molto forti come sovente avviene, per esempio, con il castagno e il tiglio che fioriscono nello stesso periodo.

Particolari “miele millefiori di montagna”, che normalmente cristallizzano rapidamente, si ottengono portando le api oltre i 1000 metri di quota, dove sono presenti erbe, arbusti e alberi caratteristici della montagna.

Miele Monoflorale

La produzione di mieli monoflorali è possibile per quelle specie vegetali che sono presenti in grande abbondanza in zone sufficientemente estese.

Il loro pregio consiste nell’unicità delle caratteristiche organolettiche e della composizione e sovente nella rarità.

Tra diversi prodotti non può essere fatta una graduatoria di qualità: ogni consumatore sceglierà quello che preferisce secondo il suo gusto personale e le sue abitudini alimentari.

miele di acacia

Miele di Acacia

6,60  IVA inclusa
È uno dei mieli più conosciuti ed apprezzati, perché riunisce caratteristiche quali la permanente liquidità e la delicatezza dell’aroma, gradite al consumatore.
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Miele di Acacia o Robinia

La Pianta

Specie a portamento arboreo, con spine, foglie caduche e fiori bianchi in grappoli.

Introdotta in Europa nel XVII dal nord America e inizialmente coltivata a scopo ornamentale, è attualmente diffusa su tutto il territorio Italiano spesso con carattere di pianta infestante.

Fioritura Aprile – Maggio.

Il Miele

È uno dei mieli più conosciuti ed apprezzati, perché riunisce caratteristiche quali la permanente liquidità e la delicatezza dell’aroma, gradite al consumatore.

In Italia è prodotto nella zona prealpina e lungo la dorsale appenninica, ma se ne raccolgono partite di discreta purezza anche in altri luoghi.

miele di acacia

Miele di Acacia

6,60  IVA inclusa
È uno dei mieli più conosciuti ed apprezzati, perché riunisce caratteristiche quali la permanente liquidità e la delicatezza dell’aroma, gradite al consumatore.
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Miele di Acacia o Robinia

La Pianta

Specie a portamento arboreo, con spine, foglie caduche e fiori bianchi in grappoli.

Introdotta in Europa nel XVII dal nord America e inizialmente coltivata a scopo ornamentale, è attualmente diffusa su tutto il territorio Italiano spesso con carattere di pianta infestante.

Fioritura Aprile – Maggio.

Il Miele

È uno dei mieli più conosciuti ed apprezzati, perché riunisce caratteristiche quali la permanente liquidità e la delicatezza dell’aroma, gradite al consumatore.

In Italia è prodotto nella zona prealpina e lungo la dorsale appenninica, ma se ne raccolgono partite di discreta purezza anche in altri luoghi.

Ingenti quantità vengono importate dai paesi dell’Est Europa, Ungheria e Cina, ma la qualità è generalmente inferiore. Le delicate caratteristiche organolettiche posso essere facilmente alterate dalla presenza di altri nettari o da errate pratiche produttive.

In alcuni casi è possibile determinare l’origine geografica del miele proprio grazie a questi aspetti organolettici: gradevole sapore di miele di erica in numerosi mieli toscani e liguri, sapore di crucifere nei mieli d’acacia provenienti dai paesi dell’Est Europa, di fermentato e metallico in quelli Cinesi.

Aspetti Organolettici

Esame visivo – stato fisico: resta liquido a lungo, può intorbidirsi per la formazione di cristalli, ma non cristallizza mai completamente.

Colore: da quasi incolore a giallo paglierino chiaro.

Esame olfattivo – odore: di debole intensità, a volte vegetale, altre florale leggero. Può ricordare, lievemente, il profumo dei fiori di robinia, quello generico di miele, di cera nuova, di pera cotta. Nei mieli di importazione spesso l’odore viene definito vegetale di carta, poco fine di “straccio bagnato”.

Esame gustativo – Sapore: molto dolce, normalmente acido.

Aroma: poco aromatico e perciò poco caratterizzato, delicato, tipicamente vanigliato, confettato, di sciroppo zuccherino, poco persistente.

miele di agrumi

Miele di Agrumi

2,75 8,80  IVA inclusa
Con il termine “Miele di Agrumi” si indicano, in genere, tutti i mieli prodotti sulle varie specie coltivate di Citrus.
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Miele di Agrumi

La Pianta

Le diverse specie di Citrus ( arancio, limone, mandarino, clementine, bergamotto, cedro, pompelmo, e così via) sono alberi sempreverdi, con fiori a corolla biancastra , in alcune specie con sfumature rosate, intensamente profumati.

Sono specie originarie dell’Asia e in Italia sono coltivate nelle regioni meridionali e insulari, dove il clima è tale da consentirne lo sviluppo.

Negli ultimi anni di è registrato un progressivo abbandono della coltivazione perché non sufficientemente redditizia.

Fioritura Primaverile – Prolungate secondo le specie.

Il Miele

Con il termine “Miele di Agrumi” si indicano, in genere, tutti i mieli prodotti sulle varie specie coltivate di Citrus.

miele di agrumi

Miele di Agrumi

2,75 8,80  IVA inclusa
Con il termine “Miele di Agrumi” si indicano, in genere, tutti i mieli prodotti sulle varie specie coltivate di Citrus.
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Miele di Agrumi

La Pianta

Le diverse specie di Citrus ( arancio, limone, mandarino, clementine, bergamotto, cedro, pompelmo, e così via) sono alberi sempreverdi, con fiori a corolla biancastra , in alcune specie con sfumature rosate, intensamente profumati.

Sono specie originarie dell’Asia e in Italia sono coltivate nelle regioni meridionali e insulari, dove il clima è tale da consentirne lo sviluppo.

Negli ultimi anni di è registrato un progressivo abbandono della coltivazione perché non sufficientemente redditizia.

Fioritura Primaverile – Prolungate secondo le specie.

Il Miele

Con il termine “Miele di Agrumi” si indicano, in genere, tutti i mieli prodotti sulle varie specie coltivate di Citrus.

I mieli uniflorali più comuni sono quelli di arancio e di limone, soli o più spesso in miscela tra loro.

Si producono nelle aree di coltivazione intensiva di questa specie e sono tra i mieli uniflorali più apprezzati per intensità e finezza dell’aroma.

Non raramente nei mieli di agrumi si ritrovano altre essenze, in particolare sulla e fieno greco, che ne alterano le caratteristiche organolettiche.

Aspetti Organolettici

Esame visivo – stato fisico: cristallizza spontaneamente, alcuni mesi dopo il raccolto con cristalli variabili secondo le condizioni di umidità e conservazione.

Colore: allo stato liquido il miele si presenta da quasi incolore a giallo paglierino chiaro, quando cristallizza il colore varia da bianco, a volte perlaceo, a beige chiaro.

Esame olfattivo – odore: di media intensità, florale; il miele fresco ha un odore più intenso che ricorda il profumo dei fiori di zagara, fragrante; con il tempo si sviluppa un odore meno fresco ed intenso e meno florale, più fruttato, simile a quello della marmellata d’arancio.

Esame gustativo – Sapore: normalmente dolce a volte lievemente acidulo.

Aroma: di media intensità, corrisponde a quanto descritto per l’odore; mediamente persistente.

miele castagno

Miele di Castagno

2,75 8,80  IVA inclusa
Il miele di castagno costituisce una delle principali produzioni uniflorali a livello nazionale.
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Miele di Castagno

La Pianta

Castanea Sativa Miller è un albero a foglie caduche oblunghe – lanceolate, con fiori unisessuali; i fiori maschili sono riuniti in infiorescenze oblunghe di colore giallo – verdastro, quelli femminili raccolti in un unico involucro, sono posti alla base delle infiorescenze maschili.

Il castagno è uno dei costituenti principali dei boschi collinari e montani in tutto il nostro territorio.

Coltivato fin dall’epoca romana per la produzione delle castagne e del legname, negli ultimi decenni, per motivi economici la sua coltivazione si è molto ridotta.

Esso tutta via, continua a mantenersi come specie boschiva naturalizzata.

Fioritura Giugno – Luglio.

miele castagno

Miele di Castagno

2,75 8,80  IVA inclusa
Il miele di castagno costituisce una delle principali produzioni uniflorali a livello nazionale.
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Miele di Castagno

La Pianta

Castanea Sativa Miller è un albero a foglie caduche oblunghe – lanceolate, con fiori unisessuali; i fiori maschili sono riuniti in infiorescenze oblunghe di colore giallo – verdastro, quelli femminili raccolti in un unico involucro, sono posti alla base delle infiorescenze maschili.

Il castagno è uno dei costituenti principali dei boschi collinari e montani in tutto il nostro territorio.

Coltivato fin dall’epoca romana per la produzione delle castagne e del legname, negli ultimi decenni, per motivi economici la sua coltivazione si è molto ridotta.

Esso tutta via, continua a mantenersi come specie boschiva naturalizzata.

Fioritura Giugno – Luglio.

Il Miele

Il miele di castagno costituisce una delle principali produzioni uniflorali a livello nazionale.

Se ne ottengono quantità ingenti su tutto l’arco alpino, lungo la dorsale appenninica e nelle zone montuose delle maggiori isole.

Si tratta di un miele con caratteristiche particolare (colore scuro, odore pungente, sapore fortemente amaro) che non incontrano il gusto del consumatore medio, ma che risulta molto apprezzato dai consumatori più evoluti.

Spesso il miele di castagno si trova in miscela naturale con la melata prodotta sulla stessa pianta o con il miele di tiglio, quando la melata è presente in discreta quantità il colore del miele è più scuro, il contenuto d’acqua inferiore, odore e aroma sono meno pungenti e il gusto è meno amaro rispetto a quanto di seguito descritto.

Aspetti Organolettici

Esame visivo – stato fisico: liquido o a cristallizzazione molto lenta, non sempre regolare.

Colore: ambra più o meno scuro, con tonalità rossiccio/verdastre nel miele liquido, marrone nel cristallizzato.

Esame olfattivo – odore: intenso, aromatico, pungente, acre, verde, amaro, fenolico, di ceci lessati, di carbone bagnato, di mela marcia, di legno secco, di tannino, di sapone da bucato.

Esame gustativo – Sapore: non eccessivamente dolce e con retrogusto quasi sempre amaro, astringente.

Aroma: intenso, simile all’odore, tannico, molto persistente.

Miele di Sulla

3,00 8,50  IVA inclusa
Pur trattandosi di un miele dalle caratteristiche apprezzate viene commercializzato per lo più con denominazione generica, probabilmente perché la pianta e il miele non sono sufficientemente conosciuti.
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Miele di Sulla

La Pianta

La pianta è una specie erbacea perenne con fusti ascendenti e fiori in racemi di colore rosso carminio.

Viene coltivata come foraggio sui suoli pesanti nella zona mediterranea e sub mediterranea ove si presenta spesso inselvatichita; è invece spontanea sui terreni argillosi della penisola.

Manca completamente, a eccezione di rare e occasionali coltivazioni, a nord della pianura padana.

Rispetto al passato, come conseguenza dell’evoluzione dei sistemi di allevamento e di agricoltura, la coltivazione di sulla è fortemente diminuita e quindi di conseguenza anche la produzione di miele uniflorale.

Fiorisce nei periodi Maggio – Giugno.

Miele di Sulla

3,00 8,50  IVA inclusa
Pur trattandosi di un miele dalle caratteristiche apprezzate viene commercializzato per lo più con denominazione generica, probabilmente perché la pianta e il miele non sono sufficientemente conosciuti.
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Miele di Sulla

La Pianta

La pianta è una specie erbacea perenne con fusti ascendenti e fiori in racemi di colore rosso carminio.

Viene coltivata come foraggio sui suoli pesanti nella zona mediterranea e sub mediterranea ove si presenta spesso inselvatichita; è invece spontanea sui terreni argillosi della penisola.

Manca completamente, a eccezione di rare e occasionali coltivazioni, a nord della pianura padana.

Rispetto al passato, come conseguenza dell’evoluzione dei sistemi di allevamento e di agricoltura, la coltivazione di sulla è fortemente diminuita e quindi di conseguenza anche la produzione di miele uniflorale.

Fiorisce nei periodi Maggio – Giugno.

Il Miele

Si tratta di una produzione tipicamente italiana a partire dall’appenino Emiliano alla Sicilia; in melissopalinologia la presenza di polline di hedysarum viene considerata come indice della provenienza Italiana.

Oggi tutta via la produzione di miele uniflorale è molto ridotta e limitata ad alcune regioni del centro sud e alle isole.

Pur trattandosi di un miele dalle caratteristiche apprezzate viene commercializzato per lo più con denominazione generica, probabilmente perché la pianta e il miele non sono sufficientemente conosciuti.

Per questo motivo il nettare di sulla è anche tra i componenti più importanti di molti millefiori dell’Italia centro meridionale.

Altri mieli di leguminose (trifoglio, lupinella, ginestrino, meliloto, erba medica).

Aspetti Organolettici

Esame visivo – stato fisico: cristallizza alcuni mesi dopo il raccolto, formando una massa abbastanza compatta con cristalli medi o fini.

Colore: allo stato liquido il miele si presenta da quasi incolore a giallo paglierino chiaro; quando cristallizza il colore varia dal bianco all’avorio.

Esame olfattivo – odore: molto debole, talvolta non rilevabile, generico di miele, vegetale, di paglia o erba secca.

Esame gustativo – Sapore: normalmente dolce.

Aroma: debole, vegetale, di legumi verdi, di fieno, ricorda le noci fresche, a volte è presente una componente fruttata, di datteri, di torrone, di latticino fresco, poco persistente.

melata di bosco

Melata di Bosco

2,75 8,80  IVA inclusa
La produzione estiva di melata di Metcalfa si ha in generale nelle aree pianeggianti o nelle basse colline, in tutte le regioni che si affacciano sulla pianura padana e al sud fino a Lazio e Abruzzo.
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Miele di Melata di Bosco (Melata Metcalfa)

Aspetti Generali

Metcalfa pruinosa è un Rincote o grande Omottero appartenente alla famiglia dei Flatidi originario dell’America settentrionale e centrale, introdotto accidentalmente in Italia nel 1979 dopo una progressiva diffusione in tutto il territorio favorito dall’assenza di antagonisti e, soprattutto, dalla sua polifagia, alla fine degli anni ’90 sono iniziati piani di lotta chimica con insetticidi e biologica con lanci di imenotteri.

I risultati di questa azione hanno fortemente ridotto la popolazione di parassiti.

Il periodo di produzione della melata, Luglio – Settembre.

Il Miele

La produzione estiva di melata di Metcalfa si ha in generale nelle aree pianeggianti o nelle basse colline, in tutte le regioni che si affacciano sulla pianura padana e al sud fino a Lazio e Abruzzo.

melata di bosco

Melata di Bosco

2,75 8,80  IVA inclusa
La produzione estiva di melata di Metcalfa si ha in generale nelle aree pianeggianti o nelle basse colline, in tutte le regioni che si affacciano sulla pianura padana e al sud fino a Lazio e Abruzzo.
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Miele di Melata di Bosco (Melata Metcalfa)

Aspetti Generali

Metcalfa pruinosa è un Rincote o grande Omottero appartenente alla famiglia dei Flatidi originario dell’America settentrionale e centrale, introdotto accidentalmente in Italia nel 1979 dopo una progressiva diffusione in tutto il territorio favorito dall’assenza di antagonisti e, soprattutto, dalla sua polifagia, alla fine degli anni ’90 sono iniziati piani di lotta chimica con insetticidi e biologica con lanci di imenotteri.

I risultati di questa azione hanno fortemente ridotto la popolazione di parassiti.

Il periodo di produzione della melata, Luglio – Settembre.

Il Miele

La produzione estiva di melata di Metcalfa si ha in generale nelle aree pianeggianti o nelle basse colline, in tutte le regioni che si affacciano sulla pianura padana e al sud fino a Lazio e Abruzzo.

Tuttavia nelle aree già raggiunte da una lotta intensiva all’insetto la produzione estiva di melata è notevolmente ridotta; altrove è particolarmente abbondante ed è notevolmente appetita dalle api.

Contrariamente alle altre melate, quella di Metcalfa si definisce in base all’insetto che la produce, anziché alla pianta: ciò che deriva dalla già citata polifagia dell’insetto che non permette di definire con precisione l’origine vegetale.

Le caratteristiche insolite del prodotto ( colore molto scuro, aroma caramellato ) lo rendono commercializzabile prevalentemente nei mercati del centro e nord Europa, che tradizionalmente apprezzano questo generi di mieli.

Aspetti Organolettici

Esame visivo – stato fisico: variabile; si mantiene spesso liquido a lungo.

Colore: da ambra scuro a nero pece se liquido, marrone se cristallizzato.

Esame olfattivo – odore: di media intensità, vegetale/fruttato, di conserva o passata di pomodoro, di frutta cotta, di confettura di fichi, di lievito.

Esame gustativo – Sapore: non eccessivamente dolce; a volte leggermente salato, acido.

Aroma: di media intensità simile all’odore, di passata di pomodoro, di marmellata di fichi, ricorda quello della frutta essiccata e della melassa, di malto, di sciroppo medicinale, di bietole cotte, di datteri, persistente, spesso con retrogusto.